Si è concluso sabato un ciclo di tre “lezioni” sull’uso dello smartphone, organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari di Torino, che mi ha vista come “insegnante”.
Davanti a me in queste tre lezioni ho avuto una quindicina di nonni desiderosi di conoscere un po’ meglio gli strumenti digitali. Innanzitutto per loro, e poi anche per poter essere d’aiuto ai loro nipoti.
Durante questi tre incontri abbiamo parlato davvero di tante cose.
Nella prima lezione abbiamo preso un po’ di confidenza con lo smartphone e con il mondo delle app. Abbiamo capito come Google “registra” i nostri dati e per quale scopo.
Poi abbiamo fatto una panoramica su alcune app che oggi i loro nipoti utilizzano molto: Instagram (scoprendo che non tutto quello che vediamo rappresenta davvero la realtà), Musically (che nessuno conosceva), e Youtube, con attenzione particolare a capire il fenomeno Youtubers, e tutti i retroscena di questa nuova “professione”.
Nella seconda lezione ci siamo addentrati in profondità nel mondo di Facebook. E’ stata una lezione molto intensa, ma altrettanto interessante, perché ha permesso di prendere confidenza con questo luogo con le sue funzionalità, i suoi rischi e le modalità e “trucchetti” che ci mette a disposizione per difendere, in parte, la nostra privacy e la nostra interazione con le persone con cui diventiamo “amici”.
Nella terza ed ultima lezione, insieme a questi nonni che hanno deciso di fare la loro parte per incominciare a divetare dei veri nonni-digitali, siamo andati alla scoperta del fantastico mondo di WhatsApp. Abbiamo imparato cosa sono e come si usa lo STATO, come mettere sempre in cima una conversazione che utilizziamo spesso, come avere una scorciatoia sulla schermata principale delle chat che utilizziamo di più. Ma anche come formattare il testo, e tante altre cose che sono state per tanti un grande aiuto per poter utilizzare al meglio questo strumento di comunicazione.
Cosa ho imparato?
Si, anche io ho imparato qualcosa da queste lezioni. Ovviamente non certo a livello di contenuti – a parte le cose che ho scoperto preparando le lezioni -, ma nell’esporre ciò che avevo da dire.
Era per me la prima volta che tenevo una lezione in questa maniera, e devo dire che sono rimasta molto colpita dall’impegno e dallo sforzo che questi nonni hanno cercato di mettere nell’ascolto e nella comprensione. Alla loro età non è per nulla semplice riuscire a stare dietro a così tanti concetti nuovi.
Però è incoraggiante la tenacia con cui non si sono arresi, anche ai concetti che per loro sembravano più ostici.
Per me, che cercavo di andare piano e spiegare con esempi che riportassero un parallelo nella loro quotidianità, è stata una grande lezione.
Buona la prima, dunque.
E, a differenza di Paganini, l’esperienza si può ripetere!
Siamo infatti disponibili, attraverso il modulo specifico del progetto di educazione digitale pensato appositamente per i nonni, a ripetere questa esperienza, se qualcuno lo desidera.
Come fare? E’ semplice!
- trovate altre persone interessate, da minimo di 5 a massimo di 20
- trovate un luogo dove si potrebbero svolgere le lezioni
- contattateci attraverso il modulo che trovate qui sotto: vi daremo tutte le informazioni per poter fare le lezioni
Ci vediamo presto?! 😉
Daniela